domenica 14 dicembre 2008

Una lettera per Luxuria

Carissima Luxuria,
non conoscendo il tuo indirizzo, utilizzo quello di "honduras-puchica". Spero mi perdonerai.
Premetto che questa lettera non vuole essere nemmeno un pò polemica, ma ti stimo e perciò voglio essere sincera con te fino in fondo Stimo di te soprattutto la sensibilità umana. Ed è proprio qui che nasce da parte mia un problema nei tuoi riguardi. Il problema forse l'avrai capito, e ti sarà venuto anche a nausea, però abbi un pò di pazienza con me. Grazie.
Da persona colta, intelligente e con una buona esperienza politica, non potevi non sapere, o volutamente ignorare, quale "macchina mostruosa" si nascondesse dietro il format di Magnolia, passato alla Rai.
"Macchina mostruosa" non delle telecamere che vi seguivano costantemente o quasi, ma di quella colossale organizzazione che, per realizzare il vostro giocare ai naufraghi (con fame vera, d'accordo), doveva esercitare continuamente violenza sulla popolazione garifuna, indigena, di pescatori, proibendole di pescare per tutta la durata del vostro...." gioco". Le stesse guardiacoste honduregne si sono fatte paladine perchè il vostro "naufragio" non fosse "disturbato". E se non ricordo male ci è "scappato" un morto. Ma nessuno ne ha mai parlato.....Strana la gente!
Ma c'è di più. Cara Luxuria, non potevi non sapere che dal 2007 la società costruttrice italiana Ansaldi sta facendo man bassa , violentando con ruspe e simili la costa caraibica che comprende Bahia de Tela e i Coyos Cochinos. Un "magaprogetto turistico " di cui, sai molto bene, beneficeranno soltanto i ricchi, mentre quelle popolazioni vedranno affossare sempre di più la loro miseria. E' l'eterna lotta impari tra potenti e miserabili, che non possono neppure proteggere il loro infimo fazzoletto di terra...... Come definire il tutto? Esiste una sola parola , ed è : sfruttamento. Non ne conosco altre, e credo neppure te.
Continuo ad essere sincera e ti dico fino in fondo come la penso, anche se a te non importerà nulla.
Secondo me c'era la possibilità di avere notevoli spazi mediatici da parte tua, rifiutando "L' isola" , però, (c'è un però) pubblicizzando attraverso ogni mezzo possibile di comunicazione il motivo "etico" che ti induceva a fare "lo gran rifiuto".
Se ne sarebbe parlato molto, forse più di quanto si possa immaginare. E la tua grande sensibilità per l'infelicità umana di ogni tipo non sarebbe stata penalizzata in un angolo.
Oppure : partecipare , come hai fatto; vincere, come è successo, ma orientare la tua donazione non all'Unicef, scelta , scusami, abbastanza qualunquista, ma orientarla alla popolazione garifuna in un progetto ideato da te, (qualora non ci fosse) e spiegarlo in due parole. Cosa che ti sarebbe riuscita facile, avendo un buon parlare fluido. La gente avrebbe sentito, ascoltato, e anche in quel gran casino di finale sarebbe rimasto qualcosa. Se ne sarebbe parlato dopo, perchè tu avresti fatto in modo di parlarne ancora. Un titolo di giornale avrebbe potuto essere "Luxuria a favore della popolazione garifuna", oppure "Il cuore honduregno di Luxuria" ecc. ecc. Scherzo un pò.
Ma al di là di tutto, sentirti dire : "Offro una parte della mia vincita al popolo garifuna,che ........", a me avrebbe fatto venire la pelle d'oca (non esagero) e , ancora di più, sarebbe stato un sommesso, ma sentitissimo chiedergli scusa per l'inizio di una lunga "via crucis" che , come sempre , è opera delle nostre mani sporche di sangue.
Con viva simpatia.
silvana capurso